"Satellite-Fai-Da-Te": Piccola Guida Alla Conquista Dello Spazio
- Massimo Porcelli
- 5 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Aggiornamento: 3 giorni fa

SpaceX, Starlink, Blue Origin: la conquista dello spazio è l'argomento del giorno e noi alziamo gli occhi al cielo alla ricerca di tutti questi satelliti che, con la scusa di semplificarci la vita, sfrecciano indisturbati sopra le nostre teste: il controverso Mr Musk ne ha lanciati ad oggi 7.767, quasi ogni giorno parte un razzo diretto chissà dove ed è praticamente impossibile, al momento, avere una stima esatta di quanti siano i satelliti in l’orbita.
Diventare pionieri dello spazio non è più così complicato e anche voi potreste lanciare il vostro satellite personale. Come? Ve lo spieghiamo noi!
Prima di tutto potete rivolgervi a una delle tante aziende aerospaziali che possono progettare e costruire satelliti ad uso privato e quindi su misura per voi. Oppure potete acquistarne uno già pronto, soluzione più economica a patto che vi accontentiate di un “nanosatellite” più leggero e meno potente ma perfetto per startup, università e progetti sperimentali. Qualche indirizzo? A Roma c’è la Thales Alena Space ma potete anche rivolgervi alla Sitael di Bari, alla Apogeo Space a Brescia, alla D-Orbit di Como o alla Spacemind con sede a Forlì.
Dopodiché avete bisogno di un razzo e, a meno che non conosciate Elon personalmente, potete rivolgervi al vettore europeo ArianeSpace che lancia dalla Guyana Francese oppure all’International Launch Service, ma dovrete arrivare fino al cosmodromo di Baikonur che fa molto Jurij Gagarin. Se invece siete old money scegliete l’elegante e famosissimo Cape Canaveral in Florida, ma i ben informati avvertono che la lista d’attesa è lunga quasi quanto quella per una Birkin. Tutti vi forniranno il corredo completo (razzo, base di lancio, ecc.) per portare il vostro bel satellite a destinazione.
Guinti fin qui, forti del supporto di esperti-cervelloni-nerd, date il via al conto alla rovescia nella speranza che il vostro adorato satellite non diventi un’altra stella cadente.
Parliamo di prezzi: ci dicono che per un satellite vero e proprio avrete bisogno di almeno 10 milioni per la costruzione e altri 50 per il lancio. Se invece avete un budget ridotto, preparatevi a spendere non più di mezzo milione per un nanosatellite entry level e altrettanto per il lancio: stanziate 1 milioncino e vi passa la paura!
La domanda sorge spontanea: che ci faccio co ‘sto satellite? E qui si apre un mondo: potreste aprire una stazione radio privata con la vostra musica preferita, mandare in visibilio i follower su Instagram con foto spaziali, tracciare il traffico meglio di Waze, sapere sempre e perfettamente che tempo che fa, controllare dov’è il vostro cane e verificare che nessuno vi stia rubando la bici… beh, vuoi mettere?
A parte gli scherzi, lo spazio ha sempre un gran fascino ed oggi sembra più vicino (e più utile) che mai. Noi poveri mortali guardiamo le stelle nella speranza che non siano Starlink e ci auguriamo che chi ha davvero i soldi per salire così in alto abbia anche la cura di rispettare, valorizzare e, soprattutto, di non sporcare.

Il maschio In Pelliccia Va Anche Bene
Se avete una pelliccia in disuso o un collo di volpe in naftalina non buttateli e non vendeteli su Vinted. Piuttosto ripuliteli ben bene e rifilateli ai vostri mariti-amanti-figli-amici perché l’uomo di tendenza oggi va in giro in pelliccia.
Non siamo impazziti, vi stiamo semplicemente informando della tendenza più evidente delle sfilate uomo milanesi andate in scena pochi giorni fa. Da Dolce&Gabbana l’uomo impellicciato ricorda i playboy anni ’60 stile Gigi Rizzi (o Gigi Proietti in "Febbre da Cavallo") mentre da Prada giovanotti imberbi sfilano impellicciati perché la signora della moda italiana dice che l’uomo (delle caverne?) deve ritrovare l’istinto.
La moda va, la moda viene e, posto che mai e poi mai si parli di pellicce vere, il maschio in pelliccia va anche bene sebbene non se ne sentisse il bisogno visto il clima che cambia, le temperature che salgono e quel pizzico di stanchezza che ci causa una moda sempre più scollata dalla realtà.
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