Pensare E' DiventatoUn Bene di Lusso
- fgenovese19
- 25 set
- Tempo di lettura: 3 min

In un mondo super connesso fermarsi a pensare è un privilegio riservato a pochi
Il 28 luglio 2025, Mary Harrington — scrittrice britannica, opinionista tagliente e firma del New York Times — ha pubblicato un articolo destinato a far discutere: “Thinking Is Becoming a Luxury Good” (lo trovate qui).
In molte democrazie occidentali, i livelli di alfabetizzazione stanno scendendo e con essi la capacità di leggere testi lunghi, ragionare, mettere insieme un pensiero compiuto.
Il punto di partenza della Harrington è chiaro: è ancora possibile mettere insieme un pensiero compiuto senza essere interrotti da una notifica WhatsApp o dal jingle di Glovo?
I dati lo confermano: nei paesi evoluti i livelli di “literacy” – cioè la capacità di leggere, capire, e argomentare testi complessi – sono drasticamente in calo. E nei paesi in via di sviluppo, ovviamente, non salgono come dovrebbero.
Colpa dell’infosfera? Forse. Ma anche un po’ colpa nostra che spesso cediamo a TikTok o a Instagram solo perché sono lì, a portata di polpastrello, mentre un negozio di libri, un museo o semplicemente un cinemino fanno più fatica.
Oggi, leggere da cima a fondo un articolo (ehm, come questo) è un’impresa. Pensare in modo profondo richiede uno sforzo cognitivo che va allenato come il pilates con reformer o l’antirughe al retinolo: serve disciplina, costanza e… un certo budget.
Eppoi ci vuole un lavoro che non ci prosciughi, uno spazio domestico dignitoso, magari un partner che ci assista: tutte cose che denotano un certo privilegio socio-culturale.
E così, si allarga la forbice tra chi può “permettersi di pensare” e chi no. Non si tratta solo di leggere libri invece di reel, si tratta della possibilità stessa di esercitare un pensiero critico, approfondito e articolato. Una capacità che ha un prezzo e che non possiamo dare per scontata.
C'è una nuova disuguaglianza: quella cognitiva.
Harrington chiama questa tendenza “nuova disuguaglianza cognitiva”. E come darle torto? Mentre tutti gridano alla libertà d’espressione, pochi si accorgono che stiamo perdendo la libertà più preziosa: quella di riflettere.
Cerchiamo però di guardare il lato positivo: la buona notizia è che pensare è ancora un gesto possibile, persino rivoluzionario. Che voi lo facciate leggendo un saggio, chiacchierando con un’amica brillante o anche solo rifiutando di rispondere subito a una mail, scegliere il pensiero lento è già un atto politico.
E — va detto — anche molto chic.
Quindi no, non vi diremo di disinstallare Netflix o buttare lo smartphone nel Tevere. Ma magari, questa settimana, regalatevi uno, cento, mille pensieri veri. Non cliccabili. Non scrollabili… e, perché no, potreste anche condividerli con noi suggerendoci un argomento o un tema di conversazione per questa newsletter. Ci trovate su info@mycupoftea.it
P.S.: Avete letto tutto fino in fondo? Complimenti. Il pensiero critico vi si addice!

Chi è Mary Harrington.
Nota per le sue posizioni controcorrente su femminismo, biopolitica, tecnologia e società contemporanea, collabora con testate come UnHerd, The Spectator, First Things e The New York Times.
Si definisce una “femminista reazionaria” e con Feminism Against Progress critica l’idea di progresso come valore assoluto. La sua scrittura invita a ripensare temi culturali con uno sguardo lucido, dissidente e profondamente attuale.
Demna Per Gucci: Un Affare Di Famiglia

E' accaduto ieri. Esattamente alle 8.15 di mattina. Proprio mentre sorseggiavamo il nostro matcha, il puntino rosso delle notifiche ha lampeggiato e non abbiamo potuto far altro che aprire la email "La Famiglia" firmata Gucci che anticipa la prima collezione realizzata da Demna, nuovo direttore creativo della doppia G.
Mentre la Milano Fashion Week sta per iniziare, noi e tutto il popolo dei modaioli siamo stati scossi da un colpaccio davvero basso: Gucci infatti, pur non sfilando, ha presentato a sorpresa 37 look che anticipano la svolta stilistica dettata dall'irriverente stilista georgiano che, ormai si sa, è il personaggio più influente dell'universo mondo della moda, chiamato a risollevare le sorti di un brand storico in evidentemente affanno.
"La Famiglia è (citiamo testualmente) una costellazione di personaggi eclettici e sensibilità estetiche agli antipodi, sfaccettature estrose dell’anima multiforme e sempre in evoluzione di Gucci". E ogni personaggio della famiglia ha un nome: Incazzata, Pesantone, Milanese (con la a), Introverso, Cocco di Mamma, L'Influencer, Miss Aperitivo, Bastardo, Drama Queen tanto per citarne alcuni.
Il nostro consiglio: correte a vederli e fatevi un'idea.



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