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Ctrl+Alt+Mail:La Rivincita Delle Newsletter

Ringraziamo @modorls per le immagin
Ringraziamo @modorls per le immagin

Meno algoritmi, più intimità. Le newsletter delineano la nuova comunicazione.

Vi raccontiamo perché ci piacciono tanto, quali seguiamo e come mai la nostra newsletter

cambia nome (ma non spirito).


Le newsletter non sono tutte uguali. Anzi, diciamola tutta: lamaggior parte sono un vero disastro.

Avete presente quelle che infestano la vostra mailbox, quelle inviate dalle aziende, piene di offerte imperdibili (ma tutte uguali), codici sconto da usare entro ieri, notifiche aggressive tipo “ultimo giorno per risparmiare”? Ecco: le aprite una volta, vi pentite di esservi iscritti e cercate disperatamente il pulsante unsubscribe.

 

Poi però ce ne sono altre di newsletter. Quelle belle.

Quelle che aspettano solo il vostro clic. Quelle realizzate con cura, che vi fanno compagnia nella pausa caffè, che vi stuzzicano la curiosità e che, magari, vi invitano alla riflessione. Insomma.... quelle che non vendono, ma raccontano.

Beh, queste newsletter stanno vivendo la loro età dell’oro e oggi vorremmo parlarvi proprio di loro (e anche un po’ di noi).

 

Cos’è (davvero) una newsletter?

Tecnicamente è semplice, è un contenuto che ricevete via mail e che tratta un argomento specifico. Ma quella vera, quella fatta bene, è molto di più: è una conversazione intima tra chi scrive e chi legge, è uno spazio editoriale curato, personale, spesso artigianale e sicuramente fuori dal mainstream.

 

Le newsletter di oggi sono l’alternativa alla giungla dei social: mentre su Instagram o TikTok i contenuti vengono filtrati da algoritmi dispotici che decidono cosa farvi (o non farvi) vedere, qui siete voi a scegliete iscrivendovi a una sorta di club delle buone letture che dice basta allo scrolling infinito.

 

Un mezzo antico che sa ancora innovare

Una volta erano bollettini aziendali (tristissimi): riassunti per i dipendenti o comunicazioni semi-formali.

Poi sono arrivate le newsletter promozionali redatte dalle multinazionali della moda, del food, della finanza. Più o meno patinate, ma sempre molto “compra-questo-ora”.

 

Ma oggi siamo in una terza fase: quella delle newsletter editoriali scritte da professionisti dell'informazione, creativi, esperti, appassionati e anche da gente comune con cose interessanti da raccontare e una buona penna.

È un ritorno all’essenza del giornalismo: scrivere per una comunità, con una voce riconoscibile, senza intermediari.

 

Ed è così che negli ultimi anni sono nate piattaforme dedicate a questo nuovo modo di comunicare. La più famosa? Substack.

 

Substack: l'arte di farsi leggere

Substack è una piattaforma lanciata nel 2017 con un’idea semplice ma rivoluzionaria: restituire agli autori il controllo su quello che scrivono. Niente algoritmi, niente clickbait. Solo parole ben scritte che arrivano a persone curiose.


Come funziona? Create la vostra newsletter, gli date un titolo e cominciate a scrivere. All'inizio i vostri contenuti saranno gratuiti e disponibili solo alla vostra lista di contatti, ma man mano che crescete potrete allargare il vostro pubblico, inserire sezioni a pagamento e iniziare, ma guarda un po', a guadagnare!

 

Oggi Substack ospita oltre 35 milioni di iscritti e più di 5 milioni di abbonamenti a pagamento e sono sempre di più le grandi firme del giornalismo internazionale con una newsletter.

Siete appassionati di vintage? Scrivete una rubrica sulle vostre scoperte al mercato delle pulci. Amate l’interior design? Ogni settimana potreste raccontare un colore, uno stile, un dettaglio. Siete stanchi di leggere e volete dire la vostra? Substack vi aspetta.

 

MyCupOfTeaJournal:


una newsletter che si fa leggere (davvero)

E a proposito di newsletter che non vendono nulla ma che parlano tanto, ecco la nostra.

MyCupOfTeaJournal è il nuovo nome della “One Minute Newsletter” che vi ha tenuto compagnia negli ultimi anni. Il nome cambia, lo spirito no: articoli brevi da leggere in un minuto, toni leggeri, argomenti sempre sul pezzo tra moda, costume, attualità e tendenze... e quando arriva nella vostra mail la riconoscete subito dalle immagini animate che fanno da copertina.

 

Con questa ne abbiamo già pubblicate 75 (tutte disponibili nell’archivio del nostro nuovo sito), e ogni martedì, oltre 3.000 lettori ricevono "MyCupOfTeaJournal", con un tasso di apertura che farebbe invidia a parecchie redazioni.

Per noi (che ci autoproduciamo) è un piccolo lusso: creare contenuti e divulgarli è il modo giusto per rimanere in contatto costante con chi partecipa ai nostri PopUp e segue i nostri progetti di comunicazione.

 

Una roba di nicchia e ne siamo orgogliosi: potremmo fare il grande salto su Substack ma per ora preferiamo restare pochi ma buoni, scrivere per chi ci conosce, per chi ci legge da tempo, per chi ci ha scoperti tramite un passaparola gentile.

Ogni nuova iscrizione ci emoziona come fosse la prima e per questo, se vi piace quello che leggete qui, fate girare la voce.


È così che vogliamo crescere: da persona a persona, newsletter dopo newsletter.

 

Le nostre newsletter preferite? Beh, prima tra tutte la mitica Leandra Medine Cohen, che citiamo spesso e che vi raccomandiamo. Parlano di moda e tendenze "Back Row" di Amy Odell e Dana Thomas con i suoi "The Style Files". Adoriamo "Round&Round" di Roberta Cutillo e dovete assolutamente iscriversi a "The What by Gina + Amy".

Come non citare la newsletter di cucina di Alison Roman,  quella (bellissima) di Ottolenghi e infine diamo i benvenuto su Substack a Csaba della Zorza.

 

Buona lettura.

 

Alla prossima settimana con un'altra novità di MyCupOfTea... il suo nome? Favourites!


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Segnatelo in Agenda:

vi aspettiamo da Venerdì 10 a Domenica 12 Ottobre a Palazzo Firenze (Campo Marzio)

per MyCupOfTea PopUp

Edizione Autunnale con tanti nuovi

brand, artigiani e creativi

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