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Intrecci Vegetali

Intrecci Vegetali

Intrecci Vegetali è il progetto artigianale di Martina Nocentini, cestaia specializzata formata in Francia, oggi attiva in Toscana. Crea a mano oggetti unici in salice intrecciato e materiali naturali, unendo tradizione e design contemporaneo. Da specchi e lampade a cesti su misura, ogni pezzo è sostenibile e pensato per durare nel tempo. Intrecci Vegetali valorizza il mestiere antico della cesteria con uno sguardo al futuro.

Quando hai capito che un materiale così inconsueto come il salice sarebbe diventato parte integrante del tuo percorso artigianale di Intrecci Vegetali? C’è stato un momento rivelatore?


Il salice è un materiale naturale nobile che si presta alla realizzazione di infinite varietà di oggetti di uso comune e quotidiano, ma che può essere utilizzato per creare vere e proprie opere d'arte. Per essere lavorato non si ha bisogno di utilizzare apparecchiatura elettrica, pochi e semplici utensili sono sufficienti: questo è uno dei motivi che mi ha spinta a farlo diventare la punta dell'iceberg del mio progetto, desiderosa di lavorare nel rispetto dell'ambiente, con un materiale che viene dalla terra e che alla terra ritorna alla fine della sua vita, senza produrre impatti ambientali nocivi con la continuità dovuta anche durante il processo di creazione. Depositaria di un'arte che sta andando a scomparire dal nostro patrimonio culturale, mi sento in dovere di mantenerne in vita tecniche e tradizione e rendere giustizia a questo savoir faire classificato come raro, anche per restituirgli tutta la gratitudine che gli riconosco nella rivelazione di questa mia grande passione.



Cosa ti emoziona di più quando realizzi un oggetto intrecciato? Il processo, il risultato finale o il legame con chi lo riceve?


La parte più emozionante del mio lavoro è senza dubbio il momento in cui trasmetto al pubblico la storia relativa alla lavorazione della materia prima e del processo di trasformazione: vedere l'attenzione con cui mi ascoltano, rispondere alle domande che sorgono spontanee, accogliere i ringraziamenti per aver educato ad un mestiere di cui si conosce poco ma che è molto strutturato, malgrado si pensi il contrario nel nostro immaginario; sapere di aver piantato un seme, e che magari queste mie parole verranno condivise anche solo con una persona, che a sua volta le ricondividerà, creando una catena che potrà ridare la luce che merita a questa arte, è la mia piu' grande gioia, che va al di la della vendita.

 Il legame che instauro con i miei clienti è un'altra parte di grande emozione, soprattutto quando il cliente sceglie di acquistare un oggetto contemporaneo, di puro ornamento, ma che parla della mia storia, o di una parte della mia vita, nella quale la persona si identifica e l'oggetto in questione diventa una cura per entrambi.



Hai un sogno nel cassetto legato al tuo progetto? Una collaborazione, un laboratorio condiviso, un’esposizione in un luogo speciale?


Il mio sogno nel cassetto è quello di condividere un luogo di lavoro, un atelier, con altri artigiani e artisti, perchè credo sia molto importante farsi contaminare dalle energie e dalle idee altrui. Desidero inoltre continuare e amplificare il processo di intervento nelle scuole, per sensibilizzare i più giovani e per dare gusto alla creazione manuale, che non e' solo un processo creativo, ma anche un processo curativo. Insomma continuare a piantare semini, anche nei cuori delle più giovani generazioni!




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