
Cantina
Abbazia di Busco
Nel cuore del Veneto, tra le terre del Trevigiano, nasce l’eccellenza vitivinicola dell’Abbazia di Busco. Una cantina che affonda le radici nell’antica abbazia benedettina di Sant’Andrea e nella storia della famiglia Zeno, aristocrazia veneziana custode di una tradizione secolare. Oggi l’eredità storica incontra l’innovazione sostenibile: Prosecco, vini rossi e bianchi che raccontano un territorio, una passione e un profondo rispetto per la terra.
Il nome Cantina Abbazia di Busco richiama una storia antica caratterizzata dal forte legame con il territorio. Cosa significa per voi portare avanti questa eredità?
La nostra azienda riconosce le sue origini nell’antica Abbazia di Busco. Nel XVI secolo la famiglia Zeno si stabilì in queste terre e ancora oggi i suoi discendenti continuano a gestire quest’attività con scelte innovative e talvolta coraggiose, mantenendo inalterato il rispetto per le tradizioni e per il territorio.
Abbazia di Busco non è solo vino. Certo, la vite è il suo prodotto più importante e caratteristico, ma quella per l’agricoltura è una passione letteralmente coltivata da sempre. D’altra parte, le antiche tecniche benedettine di cui la famiglia è ancora oggi portatrice comprendevano il lavoro della terra nel suo insieme. Ecco perché, insieme a mais, soia e frumento, l’azienda si occupa anche di coltivazione di noci e bietole da zucchero e alberi come i pioppi o i frassini. E sempre in modo etico e sostenibile.
Se doveste raccontare la vostra filosofia attraverso uno dei vostri vini, quale scegliereste? E perché?
Il prosecco Extra Dry Portico è il vino che più ci rappresenta, è il primo nato della nostra linea di Prosecchi ed è il vino giusto per gli aperitivi, ma la sua versatilità consente ottimi abbinamenti anche con pasti a base di pesce, verdure e formaggio freschi. Il perlage fine e persistente lo distingue dai suoi concorrenti.
Per Cantina Abbazia di Busco, cosa significa davvero “artigianalità” nel mondo del vino oggi?
Siamo un’azienda familiare e lo siamo da 500 anni. Abbiamo deciso di restare così, di continuare a produrre vino in modo serio e naturale.
Difronte ad un mercato sempre più globale, che chiede produzioni in serie, abbiamo scelto un’altra strada, quella di produrre vino a misura d’uomo.
Sostenibilità e biodiversità sono temi centrali di Cantina Abbazia di Busco. Quali scelte avete fatto in questa direzione e come si riflettono nei vostri vini?
Lavoriamo in modo sostenibile, siamo certificati SQNPI, lo standard unico per la sostenibilità nella vitivinicoltura italiana. Questo significa anche utilizzo di metodi di difesa biologica e attenzione alle tecniche di lavorazione su tutta la filiera. Difendiamo la biodiversità: un ettaro di terreno è coltivato con fiori e piante spontanee, per gli insetti impollinatori e le api, in linea con il regolamento della UE a favore dei regimi volontari per il clima e l’ambiente, in particolare al progetto Eco 5. Produciamo ossigeno: trenta ettari di terreno della nostra tenuta sono coltivati a noceto, gli alberi producono ogni anno 1.800 tonnellate di ossigeno, oltre a noci di altissima qualità, che hanno meritato il marchio "Noce d’Oro".
I vostri progetti per il futuro?
Per il futuro vogliamo continuare così mantenendo un’attenzione continua in tutte le fasi della produzione: dalla vendemmia alla vinificazione. Nella continua ricerca dell’eccellenza in ogni bottiglia che produciamo..
"La nostra è una famiglia animata dalla grande passione per i vini pregiati che produciamo esclusivamente con le uve dei nostri vigneti seguendo gli antichi metodi di vinificazione. Oggi continuiamo a lavorare e produrre vino con scelte innovative e talvolta coraggiose nel rispetto delle tradizioni e del territorio."